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Nuovo prodotto
Tastare consistenze diverse, tessuti rasati imprigionati in rombi, triangoli, rettangoli da cui passare, affondandovi le mani e le piante dei piedi, a forme analoghe mosse da soffi di colori, da sprazzi di bianco, limitate da cordoli ritorti di filo emergente da un fondo iridato.
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Data di disponibilità:
COMPOSIZIONE:
85% trama LANA, 15% ordito LINO, frange in lino
PRODUZIONE:
Questo tappeto è stato realizzato su telaio a mano con la tecnica della tessitura KILIM, aggiungendo l'effetto bouclè.
ANNO di Produzione: 1983
Colore dominante | viola |
Designer | Pietro Grabowski |
Disegno | Geometrico |
Misura effettiva | 150 x 220 cm |
Colore secondario | blu |
In un appartamento al mare è bello arredare richiamando il colore azzurro del mare.
Misura salotto, i colori sono tali da accogliere con eleganza delle poltrone o divani in pelle.
Sedute in ferro bianco in un soggiorno con grande vetrata sul mare troveranno modo di rispecchiarsi nei colori di questo tappeto.
Sorvolare all’alba una città adagiata nel deserto giallo pallido: edifici svettanti, torri e torrette cilindriche, vie simmetriche e ciminiere, fumo bianco grigio, viola, indaco, sprazzi di cielo blu, ritagli di deserto dorato attraversati da lame di luce cangiante.
Giocare con gli sfondi, immaginando distese di sabbia infuocata attraversata da rosati serpenti striscianti, da oasi verdastre a neri solchi in ombra, da dune ondeggianti verso capanne nere e bianche, sentinelle di immense superfici cangianti.
Giocare con tessere di legno e di ceramica smaltata alla ricerca di un improbabile accostamento figurativo e perdersi nella creazione di immagini personali sfumando dall’esterno al centro in un crescendo di intensità e di masse sovrapposte dimenticando le individuali fragilità.
Sull’ampio davanzale appoggiano vasi di terracotta con fiori che spiccano aperti ben ritti o pendono verso il basso in una cascata vegetale colorata di lilla, aranci e grigi screziati in una abile composizione speculare.
Scoprire, seguendo bianche strade sterrate, emergente da una campagna alberata, un antico borgo medievale attorcigliato su se stesso, appoggiato su una lieve collina, circondato da vie e viette che serrano tutto intorno vecchi edifici dai colori terrosi verdastri e bluastri del centro, spazi di civiltà precedenti: un’arena romana, uno stadio, rovine...
Accorgersi della fine dell’inverno ancora indugiante con i suoi neri, grigi, rossi scuri, viola tetri, con i suoi alberi stilizzati bianchi di gelo. Contemporaneamente però, i rosa, i viola tenui, i lilla compaiono a circondare le smorte figure della trascorsa stagione, additando paesaggi in trasformazione.
Bellissimo, vitale, colore rosso deciso, così anche un salottino essenziale realizzato con sedie Thonet diventa arredamento.
Il designer Grabowski si è ispirato per questo tappeto all’immagine di una città, il risultato creativo è notevole: vale la pena esporlo ad una parete o stenderlo sul pavimento senza coprirlo in nessun modo.
I tappeti floreali di questa fattura sono stati realizzati negli anni 80 a Novy Targ, una ridente cittadina polacca ai piedi dei monti Tatra. Sono state usate per la trama lane più sottili dai colori pastello molto delicati che risaltano sulle lane nere.
Un disegno floreale come questo può completare l’arredamento di un angolo salotto senza essere troppo invasivo.
Giocare con uno specchietto catturando raggi di luce con i quali trastullarsi, creando riflessi di luce su una superficie grigio chiara ottenendo coriandoli rossi, gialli, blu, neri, ocra sparpagliati in forme diverse riempiendo di sfolgorii lo spazio intero.
I colori di questo tappeto suggeriscono di posizionare sopra delle sedute, poltrone o divani in colore beige molto chiaro.
Camminare con destrezza lungo percorsi segnati simmetricamente organizzati in riquadri grigio scuri che racchiudono fonti di luce proiettate dall’alto fino a tuffarsi nell’esplosione di aranci, gialli, bianchi della fascia centrale per poi tornare a seguire passo dopo passo i contorni esterni di quello che ormai è il personale territorio ottico di ciascuno.
Tappeto rosso con accenti di color pastello, benissimo per completare un salotto dai colori che sfumano nell’azzurro.
Ci sono tappeti che hanno qualcosa di più. Lo si vede a colpo d’occhio. Il disegno è più ricercato, i fili di lana per la trama sono molto più sottili, le tinte hanno sfumature di colori molto più delicati.
All’alba camminare in uno spazio desertico dal quale si innalzano prepotenti e misteriose piramidi, tenuemente colorate, laddove i raggi solari cominciano a inondare e smorzare le tinte, più marcate invece dove l’ombra ancora insiste.
Trovare sotto un muschioso macigno, una pelle di bisonte ormai ingrigita dal tempo, ancora ben conservata, soprattutto nei bordi dove nei due angoli contrapposti si possono individuare le posizioni di taipee giallognoli affacciati su un’ampia spianata sulla quale dominano le grandi grigie tende della famiglia del capo.
Molto giusto per arredare riccamente un tavolo da pranzo quadrato, 90 per 90, giusto per 4 persone.
Un cumulo compatto di cristalli di neve adagiato su una landa intirizzita su cui si riflettono azzurri, grigi chiari, cangianti alla luce, ben osservabili nella loro struttura stellare, suggerita dai densi baffi di nero e dai non ingranditi punti di bianco della distesa di ghiaccio.
I tappeti floreali di questa fattura sono stati realizzati negli anni 80 a Novy Targ, una ridente cittadina polacca ai piedi dei monti Tatra. Sono state usate per la trame lane più sottili dai colori pastello molto delicati che risaltano sulle lane nere. Ne risulta un tappeto prezioso ben abbinabile ad un salotto in pelle.
Ci sono tappeti che hanno qualcosa di più. Lo si vede a colpo d’occhio. Il disegno è più ricercato, i fili di lana per la trama sono molto più sottili, le tinte hanno sfumature di colori molto più delicati.
Ricordare lunghe sere d’inverno di altri tempi intorno al focolare, anziani e bambini, un caldo parlottare, un lento raccontare, un attento ascoltare, un costante ricamare di nonna che paziente tesseva il suo puzzle di colori, di pezze recuperate, di fili intrecciati in un patchwork multicolore non ancora completo, ma sufficiente a trattenere il calore...
Giocare con mattoncini di legno creando un vasto scalo merci ferroviario, con i suoi colorati containers, con casotti di depositi, con numerose rotaie rosse, grigie, nere che scompaiono tra le ordinate file di molteplici convogli.
Questo tappeto raffigura tralci stilizzati sottili ed eleganti, si presta particolarmente per completare un salotto realizzato con sedute Thonet.
Un salottino essenziale, realizzato ad esempio con poltroncine thonet, se completato con questo tappeto assume una personalità spiccata.