Durante una passeggiata senza meta, con le mani in tasca, imbattersi in una alta barriera di fiori svettanti, dalle corolle scure su steli ricchi di foglie, ma, oltre il filare, accorgersi di una grande distesa grigiastra sulla quale sono sparpagliati fiori recisi in quantità, con le loro multicolori corolle di tonalità chiara, quasi a nascondere una...
Una grande circonferenza dai tenui colori pastello rigati da rettilinei cordoni viola e azzurri, circondati e contenuti da fili neri quasi a baluardo per un immaginario e fantasioso attacco di esagoni incolonnati simmetricamente e simmetricamente dipinti di blu, lilla, viola, neri, rosa, rossi in una incalzante formazione di assalto.
Una paziente e immaginaria partita a domino, entusiasmante per la vivacità delle tessere da accostare cercando le analogie di forme e di colori nei contorni, lati corti, lati lunghi, rosa con blu, lilla con lilla, in una escalation dal grande al piccolo e di nuovo al grande.
Armonia geometrica di colori vivaci e ben coordinati per dare personalità al vostro soggiorno.
Riprodurre specularmente trapezi trasformati in esagoni sovrapposti in colonne verticali quasi lastre tenuemente colorate di un paesaggio glaciale, spaccato nel mezzo da un crepaccio non ancora profondo, ancora rosato poco minaccioso con i suoi bordi blu tremolanti.
Illuminare con una torcia un buio, notturno paesaggio costellato da fragili calici dai tenui colori adagiati su teli allampanati alcuni già adornati da foglie verde-acqua, altri ancora da boccioli appena accennati.
Una diga trattiene le acque azzurre e limpide fino a sembrare bianche, con i suoi contrafforti, quasi fortezza smerlata, a guardia della vitale fonte canalizzata.
Sollevare lo sguardo da una delle navate innervate dai viola e bruni dei paramenti di una cinquecentesca cattedrale gotica per ammirare lunghe finestre chiuse da vetrate grigio fumé istoriate da tessere geometriche blu e bianche, opalescenti per il fievole fascio di luce provenienti dall’esterno.
Abbandonarsi a un buio sonno temendo mostri oscuri di un cerchio infernale e al contrario vivere circondati da bombardamenti multicolori e multiformi: rosa, bianchi, gialli inseguono neri, bordeaux, viola, lilla in un imperturbabile girotondo di linee e geometrie turbinanti.
Camminare, cauti, su lastre di ghiaccio azzurrognolo, assistendo con meraviglia a scherzi di luce alternante rosa, blu, rossa, viola, proveniente da soli emergenti, screziati, cangianti, all’apparenza rotolanti in una stupefacente e non più osservabili, alba boreale.
Controllare il terreno striato da tenui tinte pastello dei roseti e dei “non ti scordar di me” appena sbocciati e disseminato di scuri pozzi profondi dalle imboccature geometriche disseminati sul territorio, raggiungibili e aggirabili da nere tracce quali motivi indicanti la medesima meta: l’acqua.
Perdersi per oscuri sentieri seguendo un immaginario filo di Arianna e trovarsi immersi in squarci di luce dalle mille sfumature, azzurro, rosa pallido, giallo paglierino, bianco anticato fino a intravvedere l’uscita di uno straordinario percorso difficile da abbandonare.